Anticristo, si avvera la profezia di Soloviëv?

Buonismo, pacifismo, ecologismo, sincretismo religioso, spiritualismo, ecc., sono termini odierni che ovviamente Soloviëv non ha usato nel suo monumentale I tre dialoghi e i racconti dell’Anticristo  (che potrete scaricare qui), ma la descrizione delle caratteristiche del “presidente degli Stati Uniti d’Europa” (la figura dell’Anticristo che dominerà il mondo, nonché nella Chiesa) rimandano a queste ideologie.

Se c’è un fatto indiscutibile a riguardo di questo Pontificato è che un Papa sta distruggendo letteralmente la Tradizione della Chiesa, magari anche con tante buone intenzioni (la cui strada però conduce nei baratri tenebrosi che la storia sovente ci insegna), ma senza dubbio si stanno stravolgendo gli insegnamenti di ben duemila anni di faticose evangelizzazioni.

Di cosa stiamo parlando? Dell’ennesima bergoglionata, la prima per l’anno 2016, anno della misericordia e del giubileo, un flop senza precedenti, scaturita dalle “buone intenzioni” di Papa Francesco El gesuita.

Per il cristiano deve essere solo Gesù Cristo!
L’unica certezza del cattolico è Gesù Cristo! Il suo Vicario dovrebbe essere il primo a saperlo.

Dovete sapere che L’apostolato della preghiera (AdP) nasce a Vals presso Le Puy, in Francia, il 3 dicembre 1844 per iniziativa del padre gesuita Francesco Saverio Gautrelet. L’attività ha avuto inizio come proposta di una spiritualità apostolica per un gruppo di scolastici (seminaristi) della Compagnia di Gesù, e si è diffusa subito a macchia d’olio nei vari strati della Chiesa. In Italia fu introdotto ben presto dai Barnabiti.  In particolare a Napoli ebbe una grande diffusione ad  opera della Beata Caterina Volpicelli. (vedi qui).

Tutti i Papi, e maggiormente da Pio XII, hanno amato sempre questa iniziativa tanto da “iscriversi” all’AdP e dare essi stessi dei riferimenti precisi per l’intenzione di Preghiera mese dopo mese.

Tanto per fare un esempio, e dare a voi materia per delle ricerche, segnaliamo tre delle Intenzioni che il Santo Padre Benedetto XVI affidò all’Apostolato della Preghiera per l’anno 2011:

Gennaio

Generale: Perché le ricchezze del creato siano preservate, valorizzate e rese disponibili a tutti, come dono prezioso di Dio agli uomini.

Missionaria: Perché i cristiani possano raggiungere la piena unità, testimoniando a tutto il genere umano la paternità universale di Dio e la sua redenzione.

Aprile

Generale: Perché la Chiesa sappia offrire alle nuove generazioni, attraverso l’annuncio credibile del Vangelo, ragioni sempre nuove di vita e di speranza.

Missionaria: Perché i missionari, con la proclamazione del Vangelo e la testimonianza di vita sappiano portare Cristo a quanti ancora non lo conoscono.

Settembre

Generale: Per tutti gli insegnanti, affinché sappiano trasmettere l’amore alla verità ed educare agli autentici valori morali e spirituali.

Missionaria: Perché le comunità cristiane sparse nel continente asiatico proclamino il Vangelo con fervore, testimoniando la bellezza della conversione con la gioia della fede.

Questi esempi per sottolineare la direzione e lo scopo di queste intenzioni di Preghiera da parte dei Papi. Che cosa ha fatto invece El Gesuita diventato Papa? Da quest’anno ha deciso di trasmettere un messaggio video per ogni intenzione del mese e, fin qui, tutto bene, ciò che sconvolge è il contenuto di questo primo video che non promette nulla di buono, potete vederlo integrale cliccando qui, la fonte è ufficiale, il video è ufficiale, mentre cliccando qui troverete una pacata e serena riflessione (con una bella raccolta di testi magisteriali) di Socci sull’argomento, così tanto per capire che laddove non una sola persona ma “tante persone” che iniziano a “sentire” che qualcosa non va, non significa che sbagliano queste persone ma al contrario, nella vita del Vangelo e della primitiva Chiesa significa proprio che il “piccolo gregge” tiene ragione.

Prendiamo la strumentalizzazione della “figliolanza divina” come esempio, qui il Socci lo spiega bene e cattolicamente, anzi, con il catechismo alla mano dice il vero. Si nasce CREATURE DI DIO, ma figli si diventa per adozione quando, appunto, l’uomo si converte a Cristo e si fa battezzare.

Abbiamo una sola ed unica paternità, verissimo! Abbiamo infatti un solo Dio – distinto e non diviso – in Tre Persone: Padre, Figlio e Spirito Santo, ma nel video il Papa fa intendere ben altro.

Siamo al sincretismo religioso!

Non è un caso se accceniamo all’imperatore Alessandro Savero il quale, regnando nel 222 e il 235 d.C. adorava all’alba nel suo “larario” i ritratti dei suoi lari antenati, le immagini di alcuni imperatori, la figura di Apollonio di Tiana, ma anche le icone di Cristo, Abramo e Orfeo. Un sincretismo – nei primi secoli del cristianesimo – assai diffuso (basti leggere la storia del Pantheon) però non certo per dispute teologiche dottrinali, ma piuttosto per questioni politiche-culturali, multietniche, sociali che vedevano nell’espandersi dell’impero Romano una vera integrazione che sfocia, alla fine, nella conversione alla religione che più si dimostrava vera e autentica: il Cristianesimo. È infatti questo il tempo più propizio alla sua irradiazione nel mondo.

L’aspetto che ci interessa è però che non era il Cristianesimo ad adorare divinità pagane o altre fedi, non era il Cristianesimo a fare sincretismo al contrario, tanto più esso si irradiava nel mondo, tanto più venivano abbandonati gli altri culti. L’era dei Severi fu segnata da un clima di tolleranza religiosa, ben diverso dall’atmosfera che subentrerà con Decio e Valeriano e le loro pesanti repressioni anticristiane del 250 e del 258. Non erano i Papi a mettere sullo stesso piano Cristo e Orfeo…. anzi, questi Papi morivano martiri per negare simili accostamenti.

In questo video Papa Francesco non invita certo ad adorare altre fedi, questo è chiaro! Tuttavia IMPONE ai fedeli cattolici una visione normale e naturale il pregare insieme ad altre fedi e ciò che rende inaccettabile per noi le immagini che si susseguono nel video è quel Bambinello sottoposto ad un sincretismo con le altre fedi, diventando non più IL SEGNO, ma un simbolo di fede come altri.

Il Divino Bambinello infatti non è un “simbolo” come lo è il candelabro, la corona musulmana dei 99 Nomi di Allah o persino la statuetta di Budda (questo si vede nel video), nel Vangelo si parla di SEGNO, come anche la Croce è segno. Il simbolo è qualcosa di più anonimo che può esprimere diverse cose (la croce vuota è anche un simbolo che indica la morte, la sofferenza di Gesù, ma anche la sua gloriosa vittoria e risurrezioine), il segno invece è qualcosa di tangibile, di unico: “giunta la pienezza del tempo Dio mandò il Suo Figlio NATO DA DONNA…” «nei tempi passati Dio parlò molte volte ai nostri padri per mezzo dei profeti; ora invece, in questi tempi che sono gli ultimi, ha parlato a noi per mezzo del Figlio» (Eb 1,1-2). Le aspettative messianiche si concentrano in questi «ultimi tempi», espressione che nel linguaggio del Nuovo Testamento indica compimento delle promesse, pienezza, conclusione (Mc 1,15; Gal 4,4; Ef 1,10). Così la professione di fede degli scritti del NT manifesta come lo stesso Gesù Cristo «è» la pienezza dei tempi, colui nel quale si compiono tutte le speranze messianiche contenute nelle antiche tradizioni.

Nel video invece ci viene trasmesso un vangelo diverso (Gal.1,6-10), anzi ci viene imposta una visione diversa: Gesù Cristo è uguale alle altre fedi, è messo sullo stesso piano di Budda il quale, attenzione, non è neppure un dio, non è una divinità, non è una fede!


«Una certa proliferazione di percorsi religiosi di piccoli gruppi o addirittura di singole persone, e il sincretismo religioso possono essere fattori di dispersione e di disimpegno. Un possibile effetto negativo del processo di globalizzazione è la tendenza a favorire tale sincretismo, alimentando forme di “religione” che estraniano le persone le une dalle altre anziché farle incontrare e le allontanano dalla realtà» (Benedetto XVI, Caritas in veritate).

«La Chiesa, inviata alle genti per essere “sacramento universale di salvezza”, all’inizio del terzo millennio – tertio millennio ineunte – continua a percorrere le mille strade del mondo per annunziare ovunque il Vangelo di Gesù, “Via, Verità e Vita” (Gv 14,6). Ammaestrando tutte le nazioni (cfr Mt 28, 19), essa immette nelle culture del mondo il sale della verità e il fuoco della carità con la novità e la salvezza recate da Cristo» (San Giovanni Paolo II, 08-11-2001).


Diciamocelo! Comprendere questo Pontefice non è per nulla facile, la sua doppiezza confonde e disperde, se non ci credete accostate il video a queste parole pronunciate dal Papa un anno fa e dite voi se non c’è confusione, ambiguità:

«Vi è la necessità di un’adeguata formazione affinché, saldi nella propria identità, si possa crescere nella conoscenza reciproca. Bisogna fare attenzione a non cadere nei lacci di un sincretismo conciliante ma, alla fine, vuoto e foriero di un totalitarismo senza valori. Un comodo approccio accomodante, che dice sì a tutto per evitare i problemi, finisce per essere un modo di ingannare l’altro e di negargli il bene che uno ha ricevuto come un dono da condividere generosamente» (Papa Francesco, 24-01-2015)

Tra queste parole e il video c’è un punto in comune: ricevere da chi non è cristiano, dei “doni da condividere” e su questo possiamo anche essere d’accordo ma in forza del Battesimo il Cristiano ha ricevuto TUTTI i doni necessari per far fronte alle necessità di questa vita umana intraprendendo quella trascendentale e dunque, alla vita eterna. Al Cristiano autentico non serve affatto un’altra religione per confrontarsi.

È vero che il mondo laicista usa il concetto di religione per imporre la negazione di Dio e dunque è del tutto ragionevole che un Papa cerchi alleanze tra chi pratica una fede per difendere, appunto, la libertà religiosa di tutti, ma le intenzioni del video vanno molto oltre. Pietro non è stato costituito per difendere “tutte le religioni”.

Le parole di Paolo VI contraddicono le imposizioni di Francesco:

«L’arte dell’apostolato è rischiosa. La sollecitudine di accostare i fratelli non deve tradursi in una attenuazione, in una diminuzione della verità. Il nostro dialogo non può essere una debolezza rispetto all’impegno verso la nostra fede. L’apostolato non può transigere con un compromesso ambiguo rispetto ai principi di pensiero e di azione che devono qualificare la nostra professione cristiana. L’irenismo e il sincretismo sono in fondo forme di scetticismo rispetto alla forza e al contenuto della Parola di Dio, che vogliamo predicare. Solo chi è pienamente fedele alla dottrina di Cristo può essere efficacemente apostolo. E solo chi vive in pienezza la vocazione cristiana può essere immunizzato dal contagio di errori con cui viene a contatto… (…) Dobbiamo ritornare allo studio non già dell’umana eloquenza, o della vana retorica, ma della genuina arte della parola sacra» (Beato Paolo VI, Ecclesiam Suam).

Ma sì, facciamoci la canzonetta, noi cristiani siamo famosi per l’umorismo nostrano di stampo — ma che caso strano di coincidenza — gesuitico. Chiudiamo con le parole usate da Socci che ci stanno assai bene: «Nel video sopra citato i diversi appartenenti alle varie religioni — il prete cattolico è solo uno fra i tanti e come tutti gli altri — alla fine passano dalla credenza nelle loro rispettive divinità alla professione di fede in un generico ed equivoco “amore” che non si sa cosa voglia dire precisamente… è forse quello delle canzonette di Sanremo? Orietta Berti cantava: “L’amore è come l’edera / s’attacca dove muore / quel giorno senza dirmelo / mi hai presa come un fiore…”.».


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PS: Condividiamo l’immagine riprodotta da Giusi Quaranta su FB dalla quale molte condivisioni attestano lo smarrimento e il disagio verso l’immagine del video del Bambinello posto allo stesso livello delle altre fedi e simboli.

5 pensieri riguardo “Anticristo, si avvera la profezia di Soloviëv?

  1. Papa Bergoglio ha detto una volta che uno dei suoi libri preferiti è “Il padrone del mondo”. Non abbiamo alcun dubbio al riguardo, anzi ogni giorno che passa abbiamo solo conferme: non solo gli è piaciuto, ma si è totalmente identificato con il suo inquietante protagonista…

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  2. Direi che – a distanza di quasi 3 anni dall’elezione di questo pontefice – l’attribuirgli quanto meno delle buone intenzioni voglia dire essere troppo buoni.
    Ormai c’è tanto di quel materiale non smentibile, fra discorsi ufficiali, prediche quotidiane a braccio da Santa Marta, eventi sconvolgenti (la proiezione animalista su San Pietro il giorno dell’Immacolata) eccetera che l’unica domanda da porsi ormai è:
    MA QUEST’UOMO HA BISOGNO DEL NEUROLOGO, DELLO PSICHIATRA (precisando che il disturbo mentale non è un demerito) O DELL’ESORCISTA?
    Personalmente propendo per la terza opzione, dopo aver letto l’approfondita e documentata relazione di Maurizio Blondet “Involontaria ammissione di El Papa a quelli che perseguita” (i Francescani dell’Immacolata). Agghiacciante. Leggere per credere.
    Quell’articolo mi ha confermato in un mio convincimento: da Bergoglio in poi occorrerebbe introdurre una prassi in Vaticano, quella di sottoporre ad esorcismo – o quanto meno a preghiere di liberazione – l’eletto di turno al pontificato. Il problema che rimane da risolvere è CHI potrebbe introdurre questa prassi senza il consenso del papa.
    Cordiali saluti e grazie per il vostro lavoro.
    Marisa

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  3. dal Catechismo della Chiesa Cattolica:
    2105 Il dovere di rendere a Dio un culto autentico riguarda l’uomo individualmente e socialmente. È « la dottrina cattolica tradizionale sul dovere morale dei singoli e delle società verso la vera religione e l’unica Chiesa di Cristo ».
    Evangelizzando senza posa gli uomini, la Chiesa si adopera affinché essi possano « informare dello spirito cristiano la mentalità e i costumi, le leggi e le strutture della comunità » in cui vivono.
    Il dovere sociale dei cristiani è di rispettare e risvegliare in ogni uomo l’amore del vero e del bene. Richiede loro di far conoscere il culto dell’unica vera religione che sussiste nella Chiesa cattolica ed apostolica…..

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